Territorio

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Torre Guaceto

Torre Guaceto è un’area marina protetta, Riserva Naturale dello Stato che si estende per circa 8 chilometri di costa sul litorale adriatico dell’Alto Salento, tra Punta Penna Grossa ed Apani. È uno degli ecosistemi tra i più conservati e rappresentativi della costa pugliese, formato da macchia mediterranea, altissime dune sabbiose, paludi con anfibi e uccelli migratori, spiagge color oro, mare trasparente con fondali di praterie di poseidonia, in una consistente diversità di habitat e paesaggi. Una torre costiera d’avvistamento, risalente al 1531, domina l’oasi protetta che si estende su circa 1200 ettari di territorio e comprende un tratto di costa adriatica lungo 8,4 chilometri, una riserva marina e cinque isolotti disposti parallelamente alla riva. In tutta questa zona è possibile praticare escursioni naturalistiche,
ciclotrekking e seawatching alla scoperta delle innumerevoli bellezze offerte dalla natura e dall’immenso valore paesaggistico.

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Mesagne

Mesagne fu un importante centro messapico, ne sono testimonianza le numerose tombe che fanno pensare a estese necropoli presenti nel centro abitato, il Museo Civico Archeologico e gli scavi di Vico Quercia. La sua caratteristica peculiare è il centro storico con viottoli e stradine che si dipanano, formando un vero e proprio “Cuore di Pietra”. Infatti, la struttura del centro storico, vista dall’alto, ha la forma di un cuore. Ed è nell’antico centro che si aprono le ampie piazze barocche, che, soprattutto d’estate, accolgono sagre, feste, rappresentazioni teatrali e tipici balli folkloristici. Notiamo subito l’eleganza delle architetture e le numerose chiese mariane; le antiche Porte d’ingresso della cinta muraria quattrocentesca, Porta Grande e Porta Nuova, che dischiudono al centro storico e l’imponente Castello Normanno Svevo, il monumento più rappresentativo della città, ampiamente restaurato e aperto al pubblico.

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Ceglie Messapica

Antichissima città di origini messapiche, è una delle più antiche località di tutta la Puglia. La sua bellezza è unica e avvolta da suggestioni ricche di fascino e tradizione. Ceglie Messapica vanta il riconoscimento di Città d’Arte e Terra di Gastronomia per i suoi numerosi monumenti e luoghi d’interesse storico e archeologico e per le antiche tradizioni gastronomiche. Numerosi sono i resti archeologici della civiltà messapica come il sistema difensivo costituito da cinte murarie, i templi e le necropoli da dove provengono numerosi reperti ceramici e metallici attualmente dispersi in numerose collezioni pubbliche e private. Famosissime sono le masserie, grandi aziende agricole tutt’ora operative o restaurate e riconvertite in strutture ricettive con vaste aree di terreno coltivato e con uliveti di enorme estensione. Ma Ceglie è anche Terra di Gastronomia e non a caso in questo luogo è possibile assaggiare delle vere prelibatezze con un sapore d’altri tempi. Solo per citarne alcuni, sono memorabili i biscotti cegliesi, a base di mandorle tostate, prodotte proprio nella zona dell’Alto Salento, e di marmellate fatte in casa, venivano preparati anticamente in occasione di feste religiose importanti e banchetti nuziali. Famoso è anche il panino cegliese, un panino farcito con tonno e olio extravergine di oliva, provolone stagionato, mortadella e capperi, una vera goduria per il palato.

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Ostuni

Ostuni, detta Città Bianca per la conformazione ed il biancore delle case costituenti il nucleo antico, è un autentico e inimitabile esempio di architettura mediterranea. La città comprende un nucleo storico, il rione La Terra, dalla struttura urbanistica circolare, sviluppatosi intorno alla Cattedrale e tutt’ora circondato dai bastioni aragonesi del XV secolo, e i nuovi quartieri residenziali sorti lungo le pendici di questa terrazza murgiana che si affaccia sulla piana degli ulivi secolari in Puglia.

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Zoosafari

Nei pressi della Selva di Fasano, si trova il più grande parco faunistico d’Italia, lo Zoosafari Fasano con il parco divertimenti Fasanolandia, che consente di trascorrere una giornata all’insegna del divertimento per tutta la famiglia. Si comincia con il Circuito Safari da effettuare in tutta sicurezza con il proprio veicolo, a piedi e con i trenini alla scoperta di animali che vivono in assoluta libertà su 140 ettari di superficie. Una volta terminato il Safari potete scegliere di entrare nel parco pedonale di Fasanolandia troverete tantissime attrazioni e divertimenti per tutti, dalle giostre per grandi e piccini al Lago dei grandi mammiferi, dalla Sala tropicale con il Rettilario al Delfinario, dalla Puglia in miniatura allo spettacolo di marionette, oltre a ristoranti, bar fast-food e a una vasta scelta di souvenir e prodotti tipici.

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Cisternino

Cisternino è un paese collinare che si affaccia sulla cosiddetta Murgia dei Trulli, dominando l’intera Valle D’Itria e fa parte de I Borghi più belli d’Italia. Il centro storico, caratterizzato dall’architettura spontanea con viuzze, archi contrafforti, scalette, ballatoi, è circondato dall’anello urbano ed è un autentico monumento di architettura spontanea, che si snoda lungo palazzi di stile rinascimentale, barocco, neoclassico e liberty, per aprirsi all’intero del territorio che, quasi città-giardino, risulta densamente abitato nella miriade di trulli, masserie, case coloniche e villette. Ottima è l’offerta dei prodotti tipici agroalimentari come tipiche sono le macellerie con i famosi fornelli pronti che preparano e arrostiscono squisite pietanze a base di carne proveniente da animali allevati nella zona, scelte direttamente dai clienti e da consumare sul posto.

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Locorotondo

Uno dei Borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Locorotondo è un paese che affascina per la caratteristica forma circolare del centro storico, sorto intorno all’anno Mille, costituito dalle tipiche cummerse, piccole abitazioni dal tetto spiovente che i contadini edificarono sulla sommità del colle, oggi fruibili dai turisti come strutture ricettive dopo attenti lavori di ristrutturazione conservativa. La cittadina è situata nel cuore della Valle d’Itria ed è il più bel balcone della Murgia dei Trulli con un panorama mozzafiato in ogni stagione, vigneti delimitati da muretti a secco, uliveti, masserie e trulli sparsi in ogni contrada, se ne contano ben 159! Il centro storico è un tripudio di colori, dal bianco della calce agli sfavillanti colori dei balconi fioriti che fanno da sfondo all’architettura barocca in pietra locale e ai tetti aguzzi delle cummerse fatti di chiancarelle di pietra. Ogni cosa qui è graziosa, intima, ordinata, sospesa tra sogno e realtà. Locorotondo è anche città del vino, infatti questa è zona della DOC Locorotondo, vino bianco prodotto da uve di Verdeca e di Bianco d’Alessano, ottimo da abbinare a pietanze a base di pesce e agli antipasti. Tra le cose da vedere consigliamo di non perdere lo spettacolo pirotecnico che si tiene ogni anno il 16 agosto in occasione dei festeggiamenti patronali di San Rocco e che vede la partecipazione di migliaia di spettatori provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa per questa scintillante gara di fuochi d’artificio.

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Alberobello

Famosa nel mondo per i trulli e Bandiera Arancione per il Touring Club Italiano, Alberobello fa parte della Valle d’Itria e della Murgia dei Trulli. Il centro storico è interamente costituito da questi particolari edifici a forma piramidale, esempio di architettura spontanea dalle straordinarie capacità statiche, risalenti al XIV secolo. È un luogo meraviglioso che merita di essere visitato per l’atmosfera fiabesca che si respira passeggiando tra i vicoli tortuosi dello storico Rione Monti con i suoi 1000 trulli, bellezze architettoniche singolari e suggestive costruite in pietra bianca e dalla pianta circolare decorati con simboli zodiacali, cuori trafitti e croci (il motivo è ancora un mistero), un tempo riparo per chi lavorava i campi e poi divenute vere e proprie abitazioni. Il Trullo Sovrano è il più grande del paese e conta ben 12 trulli e un piano sopraelevato, oggi è adibito a Museo e che ospita spettacoli e concerti. Affascinanti sono anche i Trulli Siamesi, denominati così per via dei due ingressi su strade diverse e per un’antica leggenda popolare. Da visitare anche Casa Pezzolla con i suoi 15 trulli comunicanti, oggi Museo del Territorio. Anche gli edifici sacri sono a forma di trullo, come la Chiesa di Sant’Antonio con la sua cupola di 21 metri e la Basilica dei Santi Medici con le immagini della Madonna di Loreto e dei santi Cosma e Damiano.

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Castellana Grotte

Castellana è da molti conosciuta per le sue grotte, un complesso di cavità sotterranee di origine carsica di interesse speleologico e turistico. Le grotte di Castellana, estese per circa 3 chilometri, si aprono a 330 m sopra il livello del mare. L’ingresso naturale alle grotte è un’enorme voragine profonda sessanta metri denominata la Grave. La visita al pubblico si snoda lungo uno scenario per circa 1 km. L’itinerario più lungo richiede due ore e si sviluppa per 3 km, tra caverne e voragini a cui sono stati dati nomi mitologici o fantastici. Dalla Grave alla Grotta Nera o della Lupa Capitolina, dopo aver superato il Cavernone dei Monumenti, superato la Calza e successivamente la Caverna della Civetta, attraversato il Corridoio del Serpente, la Caverna del Precipizio ed il Piccolo Paradiso, si scorre per il lungo Corridoio del Deserto detto anche il Grand Canyon sotterraneo (di una colorazione rossiccia dovuta alla presenza in tale tratto di minerali ferrosi) si raggiunge la Caverna della Torre di Pisa, il limpido Laghetto di acqua di stillicidio, il Corridoio Rosso, la Caverna della Cupola ed infine passando dal luccicante Laghetto di Cristalli, si giunge nella Grotta Bianca, cavità luminosa e splendente.

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Monopoli

Monopoli rappresenta, sull’Adriatico, uno dei porti più attivi e popolosi della regione. Il suo caratteristico centro storico di origine alto-medievale, sovrapposto ai resti di un abitato messapico fortificato già nel V secolo a.C., si affaccia sul mare circondato da alte mura. Monopoli è anche detta la città delle cento contrade. L’agro, infatti, è diviso in varie località denominate contrade, i cui toponimi rievocano antichi casali scomparsi, la presenza di una masseria, di una chiesa o altri riferimenti storico-geografici.

Tra le bellezze da non perdere c’è ovviamente la cattedrale, la Chiesa della Madonna della Madia, imponente e maestosa, internamente sorprendente, dove si conserva, sopra all’altare, l’icona della Madonna della Madia, che (secondo la storia) arrivò via mare a bordo di una zattera la cui legna venne usata per costruire il tetto dell’edificio.

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Polignano a Mare

Polignano a Mare, comune della città metropolitana di Bari, è considerato uno dei centri pugliesi più belli in assoluto. Situato sulla costa adriatica della regione, questo fantastico paesino offre scorci paesaggistici unici, un mare cristallino con pochi eguali e la possibilità di partecipare ad eventi che si susseguono a ritmo incalzante, soprattutto nella stagione estiva. Abitata già dal Neolitico, Polignano ha conosciuto un crescente sviluppo sotto il dominio dei Romani, prima di diventare un crocevia di culture e professioni religiose diverse nel corso dei secoli. Dalla dominazione bizantina al passaggio dei Normanni prima e degli Aragonesi poi, durante tutto l’arco del Medioevo Polignano a Mare ha ospitato dinastie e popoli diversi che hanno lasciato una traccia indelebile sul volto della città. L’Arco Marchesale, noto anche come Porta Grande, risale al 1530, periodo in cui fu edificata la cinta muraria della città, ed è diventato ben presto il più importante crocevia. Sulla volta dell’arco è possibile ammirare un’interessante rappresentazione della crocifissione di Cristo che risale alla fine del XVI secolo. Un altro simbolo della città di Polignano a Mare è la famosa Abbazia di San Vito. Si tratta di un’imponente costruzione che affaccia sul mare, nata per ospitare i monaci benedettini. Risalente al X secolo, l’abbazia è una delle attrazioni religiose e architettoniche più importanti della città.

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Brindisi

Antico crocevia di popoli e culture, Brindisi è tutta da scoprire con il suo porto naturale a forma di testa di cervo incuneato nella terraferma. Lungo l’elegante lungomare si staglia il borgo antico che oggi brulica di locali e ristoranti. Si respira la storia di Brindisi salendo la Scalinata di Virgilio al termine della quale svettano le colonne romane terminali della Via Appia, simbolo della città e da sempre punto di riferimento per i naviganti. Nel porto interno svetta il monumento al marinaio d’Italia, alto 53 metri che evoca la forma di un grande timone in carparo. Di fronte al porto, sull’isola di Sant’Andrea, c’è il Forte a mare, il castello aragonese caratterizzato dal colore rosso delle pietre. La seconda grande fortezza è il castello svevo, voluto da Federico II come residenza fortificata delle guarnigioni. Nel cuore della città, in piazza Duomo, sono da ammirare il porticato dei De Cateniano, il Museo archeologico provinciale e la loggia del palazzo Balsamo. Poco distante, nell’antico Rione di San Pietro degli Schiavoni, si scoprono i ruderi della Brindisi romana con il selciato di una strada e i resti di abitazioni e di un complesso termale. Brindisi conserva anche splendide chiese romaniche; ne sono un esempio il tempietto di San Giovanni al Sepolcro a pianta circolare e testimone del passaggio dei crociati e dei pellegrini che da Brindisi raggiungevano la Terra Santa, la chiesa romano-gotica di Santa Maria del Casale e la cattedrale che conserva alcuni brani del pavimento musivo originale.

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Lecce

Situata nella parte più pianeggiante del Salento, Lecce è il capoluogo ed il maggiore centro culturale della penisola salentina, ed è sede dell’omonima arcidiocesi e dell’Università del Salento. Attiva nei settori dell’agricoltura (olio, vino, cereali), dell’artigianato (ceramica, cartapesta) e del turismo culturale e balneare, è la città dove più elaborato è stato lo sviluppo dell’arte barocca sfruttando le caratteristiche della pietra locale, la pietra leccese. Si parla, infatti, di barocco leccese e, per la bellezza dei suoi monumenti, la città è definita la Firenze del Sud. Nel XVI e XVII secolo il Salento fu a più riprese minacciato dalle incursioni turche, tanto che sotto il regno di Carlo V la Città fu dotata di una nuova cinta muraria e di un Castello e dell’attuale Porta Napoli. Il 1630 fu l’anno in cui si diede il via alla costruzione di moltissime strutture religiose. In epoca spagnola la città si trasformò in un vero e proprio cantiere a cielo aperto, per le tante opere civili e religiose, che privati, clero, congregazioni ecclesiastiche, si danno da fare per erigere; in un crescendo di opere sempre più belle ed importanti. Una tremenda epidemia di peste funestò Lecce nel 1656. Le vittime furono migliaia e la tradizione religiosa narra che, dopo tanta attesa, avvenne un miracolo per intercessione di Sant’Oronzo, che fu poi, per questo, proclamato patrono della Città. Precedentemente la patrona era Santa Irene. Dopo l’Unità d’Italia, in particolare tra il 1895 ed il 1915, la città conobbe una notevole attività edilizia con la realizzazione di numerose opere pubbliche e la prima espansione fuori dalle mura. Vengono creati nuovi quartieri in stile neoclassico, neomoresco e neogotico.

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Gallipoli

Graziosa cittadina affacciata sul Mar Ionio, Gallipoli è nota per essere “la perla dello Ionio” per le sue bellissime spiagge e le acque del mare cristalline. Gallipoli si divide in due parti: quella più antica o “città vecchia” su una piccola isola collegata alla zona più moderna, il “borgo nuovo”, sul promontorio retrostante, da un ponte in muratura. La città vecchia è attraversata da numerosi vicoli pittoreschi su cui si affacciano case in tufo dipinte a calce caratterizzate dalle logge e dai balconcini fioriti. Questo ricco patrimonio si riflette nelle bellezze storico-artistiche: il castello Angioino, le chiese, gli antichi palazzi ed i monumenti rappresentativi.

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Otranto

Otranto, situato sulla costa adriatica della penisola salentina, è il comune più orientale d’Italia. Dapprima centro messapico e romano, poi bizantino e più tardi aragonese, si sviluppa attorno all’imponente castello e alla cattedrale normanna. Sede arcivescovile e rilevante centro turistico, ha dato il suo nome al Canale d’Otranto, che separa l’Italia dall’Albania, e alla Terra d’Otranto, antica circoscrizione del Regno di Napoli. Nel 2010 il borgo antico è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio testimone di una cultura di pace. Fa parte del club I borghi più belli d’Italia. L’importanza del suo porto le fece assumere il ruolo di ponte fra oriente e occidente. Otranto fu centro bizantino e gotico, poi normanno, svevo, angioino e aragonese. Nella sua cattedrale, costruita fra il 1080 e il 1088, nel 1095 venne impartita la benedizione ai dodicimila crociati che, al comando del principe Boemondo I d’Altavilla, partivano per liberare e per proteggere il Santo Sepolcro Nel 1480 la città fu attaccata dai Turchi di Maometto II, e, dopo 15 giorni di assedio, l’11 agosto la espugnarono, facendo strage della popolazione. Il 14 agosto circa 800 prigionieri maschi furono decapitati sul colle della Minerva per non aver voluto rinnegare la fede cristiana: si tratta dei Santi Martiri idruntini, le cui ossa sono oggi visibili nella cappella della cattedrale. Di grande interesse, sempre all’interno di questo edificio di culto, il mosaico, che si estende lungo le tre navate, il transetto e l’abside, e che presenta un maestoso Albero della Vita con temi tratti dall’Antico Testamento, dai vangeli apocrifi, dai cicli cavallereschi e dal bestiario medievale.

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